dany21
SUPER PIPPO INZAGHI..LA LEGGENDA ROSSONERA....DOMENICA LASCERA' DEFINITIVAMENTE IL MILAN UN ADDIO CHE FARA PIANGERE L'INTERO POPOLO ROSSONEROOOOOOOOOOO OHI OHI OHI OHI OHI OHI PIPPO INZAGHI SEGNA PER NOIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII SUPER PIPPOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO MOMENTI CHE RESTANO COSI' IMPRESSI NELLA MENTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE GRAZIE CAMPIONEEEEEEE NEANCHE LE NUVOLE TI POTRANNO MAI OSCURARE...MAII PIPPO X SEMPREEEEEEEEEEE www.tumblr.com/tagged/pippo-inzaghi GRAZIE JUVE PER ESSERVI VENDUTI UNA LEGGENDA DEL CALCIOOOOOOOOOO WOWWWWW FORZA PIPPO TI AMOOOOOOOOOOOOO Ciao a tutti e grazie, Pippo Inzaghi" Video NESSUNO MAI POTRA' VIVERE QUESTA EMOZIONEEEEEEEEEEEEEEEEEE NESSUNO AL MONDOOOOOOO DI PIPPO SOLO UNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO VIDEOGRAZIEEE PIPPO MIOOOO GRAZIEEEEEEEEEEE Video L'ENTRATA DEL MIO AMOREEEEEEEEEEEEEEEE ALESSANDRO NESTAAAAAAA ALE ALESSANDRO NESTA ALEEEEEEEEEEEEE Video LE LACRIME DI RINOOOOOO GRANDE LEONEEEEEEEEEEE Video CON IL NUMERO 9 PIPPOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO INZAGHIIIIIIIIII UNA LEGGENDA PER SEMPREEEEEEEEEEE GRAZIE CAMPIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE L'EMOZIONE PIU' GRADE DELLA STORIA ROSSONERAA SEI IL MIO AMORE PIU' GRANDEEEEEEEE...TI AMO E TI AMERO' SEMPREEEEEEEEEEEEEEE GRAZIE ALE GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEE I MIEI EROIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII LA LETTERA DI INZAGHI La lettera apparsa sul sito del Milan ha ufficializzato ciò che da mesi era nell'aria. Le strade di Pippo Inzaghi e il Milan si dividono e il bomber rossonero ha voluto ringraziare i tifosi raccontando tutte le sue emozioni di oltre dieci anni di successi. Un addio nell'aria che comunque non ridimensiona la tristezza del popolo rossonero nel vedere l'eroe di Atene togliersi la maglia di dosso, e non per esultare questa volta. Le parole scritte da SuperPippo però lasciano qualche dubbio sul suo futuro. "Grazie Milan, grazie calcio" si legge nella nota del giocatore. Parole che lasciano aperta anche la strada di un addio al calcio, cosa non impropabile visti i continui infortuni, anche se il Parma sembrerebbe aver pronto un contratto annuale per regalare Inzaghi ai tifosi. Di seguito il testo completo della lettera. "Tutte le cose che state per leggere saranno sempre seconde, rispetto ad una. La prima e unica cosa che voglio che voi sappiate per sempre è questa: ho giocato e vinto per Noi. Giocare e vincere senza condividere le emozioni è nulla, invece io e voi, noi, abbiamo fatto tutto insieme. Abbiamo sperato, abbiamo sofferto, abbiamo esultato, abbiamo gioito. E abbiamo alzato le coppe e gli scudetti insieme ai nostri cuori. Siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda. E questo non ce lo toglierà mai nessuno. Sapete, cari Milanisti, quando sono arrivato a Milano voi non lo sapevate. Ero in una stanza d’albergo e dovevo uscire il meno possibile, per non dare nell’occhio e per non compromettere quella trattativa di mercato fra la Juventus e il Milan. Le prime settimane, i primi mesi, mi avete studiato, ci siamo guardati. Poi, ci siamo innamorati. Quella sera contro il Torino. Eravate arrabbiati, le cose in campo non andavano bene, eravate in silenzio. Mi sono tolto le stampelle, ho iniziato il riscaldamento e il vostro ruggito dedicato a me ci ha fatto vincere la partita, ci ha proiettati al preliminare di Champions League e poi alla nostra Finale di Manchester. Questi ricordi, insieme a tutte le persone che mi consolavano ad Anversa nei mesi difficili del 2004 e del 2005 e ai brividi che abbiamo provato insieme il 9 Agosto 2006, il giorno del mio compleanno, contro la Stella Rossa, saranno sempre sul comodino del mio cuore, accanto agli affetti più cari. Atene. Il calcio ce l’ha regalata per un solo motivo: io e voi, noi, l’abbiamo voluta così fortemente, così intensamente, che non poteva non concedersi. Certo, la realtà è andata oltre i nostri sogni più belli. Due gol, contro il Liverpool, due anni dopo Istanbul, la Settima Champions League. Il destino ci ha riservato quello che non osavamo sperare. Io oggi voglio ringraziare con affetto e commozione il presidente Berlusconi e Adriano Galliani: la loro elettricità e la loro capacità di emozionarsi per me mi ha reso più forte, mi ha spinto oltre qualsiasi limite. Ma voglio rivolgere un pensiero anche a chi, dalle giovanili a tutte le splendide squadre dove ho giocato nella mia carriera, mi ha aiutato a diventare l’uomo e il calciatore che sono oggi. Grazie Milan, grazie calcio. Concedetemi di chiamarlo mio il Milan, le persone di via Turati, di Milanello, gli uffici, i centralini, i magazzinieri, i fisioterapisti, i medici, le cucine, lo Stadio, gli addetti, lo spogliatoio. Tutte le persone che mi vedevano arrivare con il maglioncino alla domenica e vibravano già sperando nel mio gol. Ciao Mister Ancelotti, con te ho vinto tutto, ciao ai miei meravigliosi tifosi che mi seguono da tutto il mondo, sempre con affetto e con grande passione, ciao ai miei fantastici compagni di squadra, di oggi e di ieri. E infine, concedetemelo, grazie, grazie, grazie alla mia famiglia: mamma Marina, papà Giancarlo, Simone e Tommaso. Non sarei arrivato fino a qui senza di voi. Siete la mia forza. Caro il mio Milan, Ti lascio solo perché è la vita, perché è il momento. Lo sai anche Tu. VIDEOVideo Filippo Inzaghi (Piacenza, 9 agosto 1973) è un calciatore italiano, di ruolo attaccante. È stato campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006 e, a livello di club, campione d'Europa con il Milan nel 2003 e nel 2007 e campione del mondo sempre nel 2007. Nella classifica dei gol segnati nelle competizioni UEFA per club è secondo a quota 70 reti[4] alle spalle di Raúl[5] (77) ed è il miglior marcatore italiano in Champions League con 50 gol realizzati.[6][7] Inoltre, dopo la doppietta nella finale di Coppa del mondo per club realizzata il 16 dicembre 2007 contro il Boca Juniors, è diventato il primo e sinora unico giocatore ad aver segnato in tutte le competizioni internazionali per club.[8][9] È il fratello maggiore di Simone, ex attaccante della Lazio e poi allenatore delle giovanili della squadra biancoceleste. Club [modifica] Gli esordi nel calcio professionistico [modifica] Inzaghi è cresciuto nelle giovanili del Piacenza, che lo aveva prelevato dodicenne dal San Nicolò, formazione del suo paese natale.[15] Con gli emiliani ha debuttato tra i professionisti il 28 agosto 1991, a 18 anni, nella partita di ritorno del primo turno della Coppa Italia 1991-1992 Piacenza-Modena (1-1).[16] Successivamente ha esordito anche in Serie B nel corso della stagione 1991-1992 giocando due partite, la prima delle quali il 1º dicembre 1991 contro la Casertana[17] nella quale è subentrato nei minuti finali,[18] senza riuscire ad andare in rete. Nella stagione seguente è stato ceduto in prestito in Serie C1 al Leffe, dove inizialmente è stato riserva di Maffioletti e Bonazzi.[19] Ha segnato il suo primo gol in carriera il 20 dicembre 1992 contro il Siena[20] e a fine stagione ha totalizzato 21 presenze e 13 reti. Nel 1993, a 20 anni, è passato in prestito in Serie B al Verona, dove i tifosi lo hanno ribattezzato Superpippo.[21] Con i gialloblu ha collezionato 36 presenze e 13 reti. Nella stagione 1994-1995 è ritornato al Piacenza, dove ha giocato con continuità e ha realizzato 15 gol in 37 presenze, che hanno consentito al club emiliano di passare in Serie A.[22] Parma [modifica] Nell'estate del 1995 è stato acquistato dal Parma. L'allenatore dei ducali, Nevio Scala, ha dimostrato subito fiducia al calciatore, inserendolo nel giro dei titolari, seppur non in pianta stabile. Con i gialloblu ha esordito in Serie A il 27 agosto 1995 in Atalanta-Parma (1-1),[10] prima giornata del campionato 1995-1996.[23] Nel mese di novembre, con la riapertura della sessione autunnale di calciomercato, il Napoli aveva trovato l'accordo con il Parma per il prestito con diritto di riscatto di Inzaghi, ma per vari motivi (tra cui alcune dichiarazioni dell'allenatore partenopeo Vujadin Boškov poco lusinghiere nei confronti dello stesso giocatore[24]) la ratificazione dell'accordo era slittata di qualche giorno, consentendo a Inzaghi di giocare la partita di ritorno di Coppa delle Coppe contro l'Halmstad (l'andata finì 3-0 per gli svedesi), in una sorta di partita d'addio alla squadra emiliana. In quella gara Inzaghi ha segnato dopo un solo minuto e il Parma ha vinto per 4-0, riuscendo così a passare il turno. Quella sera Inzaghi è diventato un idolo dei tifosi gialloblu e così il giorno seguente la famiglia Tanzi ha deciso di bloccare il trasferimento dell'attaccante per tenerlo a Parma.[25] Il 29 ottobre 1995 ha segnato il suo primo gol in Serie A nella vittoria per 3-2 contro la sua ex squadra, il Piacenza.[26] Pochi mesi più tardi, durante un'amichevole contro i dilettanti del Collecchio, ha subito un infortunio al piede sinistro che è andato a sbattere contro il ginocchio di un avversario; Inzaghi è comunque rimasto in campo anche dopo lo scontro e ha anche segnato un gol[27] prima che l'allenatore lo obbligasse a uscire. La diagnosi ha rilevato la frattura del quinto metatarso[28] e Inzaghi è stato costretto a circa tre mesi di stop.[29][30] Atalanta [modifica] Nell'estate del 1996 passa all'Atalanta di Ivan Ruggeri e Maurizio Radici che erano già stati i presidenti rispettivamente del Piacenza e del Lecco nel periodo di militanza di Inzaghi. Nella stagione 1996-1997 il calciatore piacentino è stato il capocannoniere della Serie A con 24 gol,[10] segnando anche alcune reti su calcio di rigore. Ha inoltre segnato a 15 squadre su 18 del campionato (non hanno subito gol dall'attaccante piacentino solo Parma e Udinese), eguagliando il record di Michel Platini nel campionato 1983-1984.[31] Il 9 marzo 1997, in Atalanta-Sampdoria (4-0) valida per la 23ª giornata di campionato, Inzaghi ha segnato la sua prima tripletta in Serie A.[32] Juventus [modifica] Nell'estate del 1997, a 24 anni, è stato acquistato dalla Juventus per 20 miliardi di lire.[33] La sua prima stagione in bianconero è iniziata tra lo scetticismo generale:[34] si diceva che lui e Del Piero formassero una coppia d'attacco troppo leggera.[10][35][36] I due hanno risposto con i fatti: Inzaghi ha segnato 27 gol (18 in campionato,[10] 6 in Champions League, uno in Coppa Italia e 2 in Supercoppa italiana[37]) e Del Piero ha fatto ancora meglio di lui. [35] In quella stagione Inzaghi ha vinto la Supercoppa italiana (3-0 al Vicenza con una sua doppietta nella prima partita ufficiale in bianconero[38]) e lo scudetto, conquistato alla penultima giornata grazie alla vittoria casalinga per 3-2 contro il Bologna, partita nella quale Inzaghi ha messo a segno anche una tripletta.[34] In Champions League, invece, la Juventus ha perso in finale ad Amsterdam contro il Real Madrid per 0-1 grazie alla rete di Mijatović, con Inzaghi che è andato anche due volte vicino al gol. [39] Nella stagione 1998-1999, in un'annata nella quale i risultati per la Juventus non sono arrivati e l'allenatore bianconero Lippi si è dimesso a febbraio sostituito da Ancelotti, Inzaghi non ha fatto comunque mancare il suo apporto di gol in tutta la stagione, segnando 20 reti e risultando il miglior marcatore della propria squadra.[40] In Champions League i bianconeri sono stati eliminati in semifinale dal Manchester United: nei primi 10 minuti della partita Inzaghi ha realizzato una doppietta, ma gli inglesi sono stati capaci di rimontare e vincere per 2-3.[41] In questa annata Inzaghi ha realizzato 6 gol nella massima competizione europea, fra cui una spettacolare rovesciata al Galatasaray.[42] In campionato invece la Juventus si è piazzata al settimo posto dopo aver perso lo spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA contro l'Udinese, accedendo così alla Coppa Intertoto. La stagione 1999-2000 si è aperta con la vittoria della Coppa Intertoto anche grazie ai numerosi gol di Inzaghi, autore di 5 reti in semifinale contro il Rostov e 2 nella doppia finale contro il Rennes.[43] In campionato la Juventus è riuscita a rimanere in testa alla classifica per quasi tutto il torneo e Inzaghi ha segnato 15 gol fino a marzo,[44] ma all'ultima giornata i bianconeri hanno perso la partita in casa del Perugia per 1-0 sotto una pioggia incessante e lo scudetto è stato vinto dalla Lazio. Inoltre nel corso dell'annata sono nati dei presunti dissapori con Del Piero, che non riusciva a segnare su azione dopo il suo ritorno dall'infortunio.[45] Nella stagione seguente Inzaghi non ha fatto mancare i suoi gol in Serie A (11 reti), dove, dopo una rimonta, la Juventus si è classificata al secondo posto dietro alla Roma, e anche in Champions League (5, tra cui una tripletta all'Amburgo[46]) dove però la Juve è stata eliminata nella prima fase a gruppi. In totale nel corso della stagione ha realizzato 16 gol risultando il miglior marcatore bianconero[47] per il terzo anno consecutivo. Milan [modifica] Al termine della stagione Inzaghi è stato acquistato dal Milan per 70 miliardi di lire (40 in contanti più Cristian Zenoni).[48][49][50] Ha esordito con la maglia della squadra milanese in occasione della partita della prima giornata di campionato Brescia-Milan (2-2) del 26 agosto 2001[51] e ha segnato il suo primo gol con i rossoneri nella giornata successiva contro la Fiorentina (9 settembre 2001, 5-2).[52] Ha disputato una prima stagione con alti e bassi a causa di un grave infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro[53] occorsogli a dicembre in uno scontro con il portiere del Chievo Lupatelli:[54] 10 reti in campionato,[51] ma molte delle quali fondamentali per la rincorsa alla qualificazione alla Champions League dell'anno successivo. Molto meglio è andata nella stagione 2002-2003, quando è sceso in campo 30 volte in campionato mettendo la palla in rete in 17 occasioni.[51] Determinante inoltre il suo apporto in Champions League, dove con i suoi 12 gol[55] ha trascinato la squadra fino alla vittoria finale. Un centro per lui anche nella finale di ritorno di Coppa Italia, vinta contro la Roma, dove ha segnato il gol del definitivo 2-2. In totale nell'intera stagione ha realizzato 30 reti.[51] Una serie di infortuni alla schiena, al ginocchio, al gomito, ma soprattutto alla caviglia gli hanno precluso la titolarità nelle due annate successive, in cui si è dovuto sottoporre a due delicate operazioni chirurgiche e si è dovuto accontentare di disputare in tutto 43 partite con soli 8 gol. Filippo Inzaghi con la maglia del Milan in azione a Siena. Nella stagione 2005-2006, dopo aver recuperato dagli infortuni patiti, ha portato a termine un finale di stagione eccezionale, segnando con i rossoneri 12 gol in campionato e 4 in Champions League, tra cui una doppietta all'Olympique Lione nel ritorno dei quarti di finale, grazie alla quale i rossoneri hanno passato il turno. [56] Le prestazioni convincenti in Italia e in Europa gli sono valse la convocazione da parte di Marcello Lippi nella Nazionale vittoriosa al Mondiale di Germania 2006, dove è riuscito ad andare a segno, contro la Repubblica Ceca, pur avendo giocato solo 33 minuti. Nella stagione 2006-2007 è stato decisivo con il Milan in Champions League, dove ha segnato i gol con i quali la squadra rossonera ha superato il preliminare con la Stella Rossa e soprattutto i due con cui ha vinto la finale di Atene contro il Liverpool, il primo deviando una punizione di Pirlo, il secondo scattando sul filo del fuorigioco su assist di Kaká. Al termine dell'incontro Inzaghi è stato nominato "Man of the match".[57][58] La maglia preparata per tale partita e autografata da Inzaghi è stata messa all'asta per beneficenza nei giorni seguenti. Il ricavato dell'asta, 17.335 euro, è stato devoluto alla Fondazione Milan per il progetto di costruzione del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva dell'Holy Family Hospital di Nazaret.[59] Grazie alla vittoria della Champions League 2006-2007 i rossoneri il 31 agosto 2007 hanno disputato la Supercoppa europea contro il Siviglia. La partita è terminta 3-1 per il Milan e il momentaneo pareggio arriva proprio per opera di Inzaghi che segna con un colpo di testa su cross di Gattuso. Dopo la doppietta segnata allo Šachtar il 6 novembre 2007, Inzaghi ha raggiunto Gerd Müller a quota 62 gol nella classifica dei marcatori nelle competizioni UEFA.[60][61] Ha superato il tedesco nella successiva partita europea disputata, segnando il suo 63º gol europeo contro il Celtic il 4 dicembre 2007.[62][63] Inzaghi si è rivelato decisivo anche nella finale del Mondiale per club, giocata contro il Boca Juniors il 16 dicembre 2007: in questa partita Inzaghi ha realizzato due delle quattro reti (entrambe su assist di Kaká) grazie alle quali il Milan si è imposto sulla formazione argentina con il risultato di 4-2. Con queste due reti Inzaghi ha raggiunto inoltre un invidiabile record, divenendo infatti l'unico calciatore a essere riuscito a segnare in tutte le competizioni internazionali per club.[8][9] Filippo Inzaghi Il 24 febbraio 2008 Inzaghi, segnando contro il Palermo la rete del 2-1 finale, ha realizzato il 90º gol con la maglia del Milan, che è diventata così la squadra con cui Inzaghi ha segnato di più, essendosi fermato a 89 reti con la Juventus. Dopo la gara di ritorno di Champions League contro l'Arsenal del 4 marzo 2008, un'ernia inguinale l'ha tenuto fermo per un mese.[64] È tornato nuovamente in campo il 5 aprile 2008 realizzando 10 gol in 7 partite: 2 reti contro il Cagliari (3-1), un'altra doppietta a Torino contro la Juventus (3-2 per i bianconeri), un gol contro la Reggina (5-1), una tripletta al Picchi contro il Livorno (4-1), un gol nel derby contro l'Inter (2-1) e un gol contro l'Udinese (4-1). Quest'ultima è stata la sua centesima marcatura con la maglia del Milan.[65] Dopo essere stato raggiunto il 5 marzo 2008 in vetta alla classifica dei marcatori nelle competizioni UEFA per club a quota 63 reti da Raúl, ha staccato lo spagnolo il 23 ottobre 2008 realizzando il terzo gol rossonero contro gli olandesi dell'Heerenveen, 64º personale in Europa[66] e 100º dei rossoneri in Coppa UEFA. Più volte raggiunto da Raúl, Inzaghi ha nuovamente superato l'allora capitano madridista il 15 settembre 2009 segnando il 68º gol nelle competizioni UEFA per club con una doppietta contro l'Olympique Marsiglia.[67] Il 15 marzo 2009, segnando una doppietta nel 5-1 in casa del Siena, ha realizzato il 300º gol in carriera[20] (272 con squadre di club e 28 in Nazionale),[26][68] festeggiato mostrando una maglia celebrativa rossonera recante il numero 300.[69][70] È così diventato il quarto italiano di sempre a raggiungere questo traguardo dopo Meazza, Piola e Roberto Baggio.[71] Il 26 aprile 2009 ha realizzato il 150º gol personale in Serie A, segnando la seconda rete dei rossoneri nella vittoria per 3-0 contro il Palermo a San Siro.[72] Nella stagione 2009-2010 Inzaghi ha segnato la prima rete in campionato nel turno infrasettimanale contro il Napoli al San Paolo e dopo un lungo periodo passato in panchina è tornato al gol il 21 marzo 2010 nella gara casalinga del Milan sempre contro il Napoli, segnando la rete del pareggio di testa su assist di Ronaldinho.[73] Il 21 maggio 2010 Inzaghi ha prolungato il contratto con il Milan, in scadenza nel giugno seguente,[74] di un anno, fino al 30 giugno 2011.[75] Inzaghi ha iniziato la stagione 2010-2011 segnando il gol del definitivo 4-0 a San Siro contro il Lecce nella prima giornata di campionato.[76] Dopo essere stato superato da Raúl come miglior marcatore nelle competizioni UEFA per club il 20 ottobre 2010 (doppietta all'Hapoel Tel Aviv),[77][78] il 3 novembre 2010 anche Inzaghi, nella partita del 4º turno della fase a gironi di Champions League 2010-2011 contro il Real Madrid, ha segnato una doppietta che gli ha consentito di raggiungere nuovamente lo spagnolo a quota 70 gol nelle competizioni UEFA per club[4][79] e di superare Gerd Müller (69 reti) come primatista di reti nelle coppe europee. [60][80][81] Allo stesso tempo ha raggiunto e superato Marco van Basten nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi del Milan[82] ed è anche diventato il più anziano giocatore a realizzare un gol in Champions League a 37 anni e 85 giorni, superando il precedente record di Javier Zanetti.[83] Successivamente è stato a sua volta superato da Ryan Giggs, che il 26 aprile 2011 nella semifinale di andata contro lo Schalke 04 ha segnato in Champions League a 37 anni e 148 giorni.[84] Il 10 novembre 2010, in occasione dell'incontro casalingo contro il Palermo valido per l'11ª giornata di campionato, si è infortunato procurandosi la lesione del legamento crociato anteriore e del menisco esterno del ginocchio sinistro[85][86][87] per le quali è stato operato a Barcellona dal professor Ramon Cugat il 23 novembre seguente.[88] Il 15 febbraio 2011 è stato superato come migliore marcatore nelle competizioni UEFA per club da Raúl,[5] che lo ha anche appaiato in vetta alla classifica dei capocannonieri delle coppe europee.[89] Il 7 maggio 2011 ha vinto il suo secondo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma[90] e una settimana più tardi, il 14 maggio 2011, a 185 giorni di distanza dall'infortunio, è ritornato in campo contro il Cagliari,[91] sostituendo Pato all'81º minuto di gioco.[92] Il 18 maggio 2011 ha rinnovato il contratto con il Milan, in scadenza a fine stagione, fino al 30 giugno 2012.[93][94] Dopo 11 anni passati con la maglia rossonera, l'11 maggio 2012 ha comunicato ufficialmente che la stagione 2011-2012 è stata l'ultima con la maglia del Milan, come concordato con la società.[95] Due giorni dopo, il 13 maggio, ha giocato l'ultima partita (300ª in rossonero[96]) con la casacca del Milan a San Siro contro il Novara; entrato in campo nel corso del secodo tempo, ha segnato anche la sua ultima rete (156º gol in Serie A[97] e unico stagionale) che è valsa la vittoria finale per 2-1.[98][99] Con il Milan ha vinto due Champions League, una Coppa del mondo per club, due Supercoppe europee, due scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane. Nazionale [modifica] Inzaghi ha esordito nella Nazionale italiana Under-21 il 22 dicembre 1993 nell'amichevole Italia-Israele, conclusasi 0-0.[10] L'anno seguente ha preso parte alla fase finale dell'Europeo Under-21, vinto dagli azzurrini, giocando il ritorno dei quarti di finale contro la Cecoslovacchia e la finale contro il Portogallo. Nel biennio successivo ha disputato le qualificazioni per l'Europeo Under-21 1996 (7 partite e 2 gol) ed è stato convocato per la fase finale in Spagna,[100] ma è poi stato sostituito da Francesco Totti per via di un infortunio alla caviglia.[101] In totale con la Nazionale Under-21 ha giocato 14 partite e ha realizzato 3 gol.[10] Ha esordito con la Nazionale maggiore l'8 giugno 1997, con il CT Cesare Maldini, nell'amichevole Italia-Brasile 3-3,[10] valida per il Torneo di Francia.[102] Ha partecipato ai Mondiali di Francia '98, regalando un assist a Roberto Baggio per il secondo gol azzurro nella partita contro l'Austria (2-1).[103] Agli Europei 2000 è stato titolare e ha segnato due reti: il rigore decisivo contro la Turchia (2-1) e il gol nei quarti di finale contro la Romania (2-0). È stato poi escluso dal CT Zoff nella finale contro la Francia, che l'Italia ha perso al golden gol (1-2). Il 18 novembre 1998 ha segnato le prime reti con la maglia della Nazionale azzurra grazie alla doppietta realizzata nell'amichevole di Salerno contro la Spagna.[104] Il CT Trapattoni lo ha convocato per i Mondiali 2002 in Corea del Sud e Giappone. Per Inzaghi il bottino è stato di 2 presenze, di cui una da titolare contro il Messico. Il bilancio degli Azzurri è stato però molto negativo: l'Italia è stata eliminata agli ottavi di finale contro la Corea del Sud padrona di casa (2-1 al golden gol). Nelle qualificazioni agli Europei 2004, è stato il capocannoniere azzurro con 6 reti e secondo assoluto alle spalle del sloveno Ermin Šiljak (8 gol),[105] ma il tecnico Trapattoni non lo ha convocato per la fase finale della manifestazione, anche a causa di una stagione in cui aveva giocato poco con il Milan per via di alcuni infortuni, preferendogli Marco Di Vaio.[106][107][108] Convocato dal CT Marcello Lippi nella Nazionale partecipante al Mondiale 2006, Inzaghi è sceso in campo in una sola occasione, entrando a partita in corso, riuscendo comunque a mettersi in evidenza: il 22 giugno nella partita contro la Repubblica Ceca, finalizzando un veloce contropiede, ha messo a segno il gol del 2-0 che ha permesso all'Italia di chiudere la partita[109] e ipotecare il passaggio agli ottavi di finale come prima classificata nel girone E.[110] Il 9 luglio 2006, a quasi 33 anni, ha festeggiato quindi con i suoi compagni la vittoria della Coppa del Mondo. Dopo il Mondiale, è stato impiegato in 6 partite di qualificazione agli Europei 2008, nelle quali ha segnato 3 reti, di cui una doppietta alle Isole Fær Øer il 2 giugno 2007,[111] ma il tecnico Roberto Donadoni non lo ha convocato per la fase finale della manifestazione. La sua ultima partita in Nazionale è stata quella dell'8 settembre 2007 disputata contro la Francia a Milano (0-0).[102] In totale con la Nazionale italiana ha disputato 57 partite segnando 25 reti,[112] grazie alle quali è al sesto posto nella classifica dei marcatori dell'Italia: lo precedono solo Luigi Riva (35), Giuseppe Meazza (33), Silvio Piola (30), Roberto Baggio e Alessandro Del Piero (27).[113] Di questi al 2012 solo Del Piero è ancora in attività, per cui Inzaghi è il secondo miglior marcatore in attività della Nazionale. Statistiche Video Video SEI UNA GRANDE EMOZIONE CHE VIVRA' PER SEMPRE NEL NOSTRO CUORE....