MARCO SIMONCELLI E' MORTO

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CAT_IMG Posted on 23/10/2011, 11:35
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Tragedia in MotoGp: è morto Simoncelli



L'azzurro cade nel corso del primo giro. Portato in ospedale. Non ce la fa, muore alle 10.56 ora italiana


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SEPANG (MALESIA) - Marco Simoncelli è morto alle 10.56 dopo l'incidente occorso nel Gp della Malesia. Fatale lo scontro con Edwards e Rossi. Marco Simoncelli è morto per le conseguenze del grave incidente nel quale è rimasto coinvolto sulla pista di Sepang nel Gp della Malaysia. A dare la notizia è stato il responsabile della comunicazione della Dorna. Simoncelli, 24 anni, era giunto in arresto cardio circolatorio al centro medico della pista.

LORENZO SU TWITTER - Ecco il commento di Lorenzo sul suo twitter alla notizia del decesso di Simoncelli: «Que mierda».

MINUTO DI RACCOGLIMENTO - Lo sport italiano renderà omaggio a Marco Simoncelli, il pilota Honda morto durante il Gp della Malaysia a Sepang in un conseguenza di un incidente, con un minuto di raccoglimento su tutti i campi dove oggi si disputano gare. Lo ha deciso il presidente del Coni, Gianni Petrucci.

IL RICORDO DI HAYDEN - «È una bruttissima giornata per tutti noi, Marco l'ho visto cadere, con la sua moto che andava verso l'interno e le altre che lo colpivano». Così il pilota della Ducati Nick Hayden commenta, intervistato da Italia 1, la morte di Marco Simoncelli a Sepang. «All'uscita di una curva gli è scappato il treno posteriore - dice ancora un Hayden visibilmente scosso - e probabilmente ha cercato di controbilanciare la moto e non ce l'ha fatta. Quando si è uno sopra l'altro c'è poco da fare». «Sento un dolore molto forte - sottolinea l'americano, ex campione del mondo -: in pista siamo tutti fratelli e facciamo parte della stessa famiglia. Marco ci mancherà tantissimo, era un ragazzo molto simpatico ed ora non so cos'altro dire, solo che possa riposare in pace. Sono vicino alla sua famiglia: in momento come questo bisogna esser forti».

CONDOGLIANZE MILAN - Il Milan ricorda Simoncelli su twitter: «Le più sentite e sincere condoglianze alla famiglia di Marco #Simoncelli, grande tifoso dei colori rossoneri! Ciao #Sic!». La formazione rossonera giocherà anche con il lutto al braccio. Più articolato il ricordo sul sito ufficiale: «Ogni sportivo rossonero e la Società A.C Milan oggi si stringono nell'abbraccio alla famiglia di Marco, grande tifoso rossonero, alla quale rivolgiamo dal Sito ufficiale le più sentite e sincere condoglianze in questo triste momento». È questo il messaggio di cordoglio del Milan per la morte di Marco Simoncelli, grande appassionato di calcio e tifoso della squadra rossonera.

CONDOGLIANZE JUVE - Anche la Juve si unisce alle condoglianze per la scomparsa di Simoncelli: «La Juventus si unisce al dolore per la scomparsa di un grande campione ed è vicina alla famiglia di Marco Simoncelli».

IL RICORDO DEGLI ALTRI CLUB - Anche l'Inter ha ricordato il pilota scomparso questa mattina: «Il presidente Massimo Moratti e tutta F.C. Internazionale - si legge sul sito ufficiale nerazzurro -, insieme con Claudio Ranieri e la squadra, partecipano al dolore del mondo dello sport italiano e mondiale per la scomparsa del pilota Marco Simoncelli, 24 anni, deceduto in seguito all'incidente nel quale è rimasto coinvolto durante il GP di Malaysia. Nel ricordo di un giovane appassionato campione, l'Inter abbraccia la famiglia e gli amici di Marco Simoncelli».

L'INCIDENTE - Un bruttissimo incidente che ha coinvolto Marco Simoncelli (Honda), Colin Edwars (Yamaha) e Hiroshi Aoyama (Honda), ha decretato l'esposizione della bandiera rossa nella gara della classe Motogp del Gp della Malaysia. A terra, senza casco è rimasto Marco Simoncelli, che è stato letteralmente investito da Colin Edwards e da Valentino Rossi, che non è caduto. Gara cancellata, Simoncelli in ospedale. Quando ha lasciato il circuito era già in arresto cardio-circolatorio.

IL MEDICO - «Simoncelli è arrivato già in arresto cardiocircolatorio, e ha un vistoso segno di una ruota sul collo. Stiamo cercando di rianimarlo ma è molto difficile». Lo ha detto, intervistato da Italia 1, il dottor Giuseppe Russo, uno dei componenti dello staff medico del Motomondiale. Le condizioni di Marco Simoncelli sarebbero gravissime. Per il momento il pilota italiano èancora al centro medico, mentre è arrivato un elicottero per l'eventuale trasporto in ospedale a Kuala Lumpur. Il suo incidente è stato una 'carambolà dopo la quale è caduto a terra e ha perso il casco, mentre due moto che lo seguivano gli sono passate sopra. Una era quella di Edwards, l'altra quella di Rossi, che ora ai box è molto scosso. Il pluri-iridato è un grande amico di Simoncelli.


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CAT_IMG Posted on 23/10/2011, 12:54
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:PETRUCCI, NON SI PUO' FINIRE COSI' A 24 ANNI - "Oggi è uno dei giorni più tristi della mia presidenza. La tragica scomparsa di Marco Simoncelli mi ha profondamente turbato e sconvolto. La vita è sacra e non si può morire a 24 anni per una gara". Così il presidente del Coni, Gianni Petrucci, su quanto accaduto oggi sul circuito di Sepang. "Ho seguito in tv gli attimi fatali - dice ancora Petrucci - e ho sperato fino all'ultimo che Marco potesse farcela. Ho visto il dolore e l'angoscia del padre che era lì al suo fianco. In quei momenti mi sono venute in mente le immagini di quando nel 2008 premiammo Marco al Coni con il Collare d'Oro e poi quando l'ho visto il mese scorso al Quirinale in occasione dell'apertura dell'anno scolastico: era un ragazzo solare, entusiasta, con una grande vitalità". "Oggi invece tutti noi siamo in lacrime per lui - continua il presidente del Coni - e ci stringiamo attorno alla sua famiglia piangendo la morte di un campione. Una morte inconcepibile che ha lasciato attonito tutto lo sport italiano. E per questo ho deciso che fossero tutti gli sport oggi ad onorarlo con un minuto di raccoglimento".

AGOSTINI: «SPORT PERICOLOSO» - «È sempre dura quando succedono queste cose, non hai parole, ti chiudi in te stesso pensando a un ragazzo giovane che ha perso la vita amando il suo sport che purtroppo sappiamo essere pericoloso». Giacomo Agostini commenta così, ai microfoni di Sky Sport, la terribile notizia della morte di Marco Simoncelli a Sepang. «È stato trascinato all'interno della pista dalla sua moto - dice ancora il pluricampione del mondo - e quelli che arrivavano da dietro non hanno potuto evitarlo». Secondo Agostini, «la gomma ha una colpa ma siamo anche noi piloti che vogliamo che la gomma duri dall'inizio alla fine senza calare di prestazione e spingiamo i tecnici a fare delle gomme che durino fino alla fine. Sarebbe più giusto fare come ai miei tempi, quando la gomma si degradava e si andava più piano fino ad arrivare al traguardo tutti nelle stesse condizioni». Poi, sempre dai microfoni di Sky, Agostini si lascia andare ad un ricordo del pilota scomparso oggi: «Era ancora un bambino, una persona piacevole che mi aveva promesso di venirmi a trovare a Bergamo in inverno. La sua fidanzata è di quella zona e lo aspettavo con ansia».


CORIANO IN LUTTO - I fan e amici di Marco Simoncelli si ritrovano al Bar Sport, in piazza a Coriano, dove vive da sempre la famiglia del pilota che era nato nella vicina Cattolica. «L'ho visto nascere, lo seguo da sempre da quando giocava a calcio negli esordienti di Riccione», dice tra le lacrime Giordano Balducci, 65 anni, titolare del bar, ma anche fondatore di quello che doveva essere il Marco Simoncelli Fan Club, fondato nel 2008, quando il pilota vinse il mondiale 250. «Maxi schermo per seguire la gara e grande festa al ritorno di Marco - dice - quella volta eravamo migliaia nella palestra della scuola». Poi però quel fan club non si è più fatto: «No, ci trovavamo qui tutti al bar seguire le corse e festeggiare. Andare con lui a fare il tifo era impossibile, i viaggi sono troppo lunghi». La notizia della morte si è diffusa in pochi minuti: «Stanno cominciando ad arrivare - dice Balducci - ma è troppo presto sono tutti scioccati, chiusi in casa a guardare la televisione». Un pensiero va alla mamma di Marco che questa volta è rimasta a Coriano con la sorellina di 12 anni. «Bisogna a andarla a trovare, non la si può lasciare sola in questo momento». Ma davanti all'abitazione della famiglia Simoncelli questa mattina appena si è saputo della tragedia sono arrivati i carabinieri per sbarrare il passo a chiunque volesse entrare nella strada privata che porta alla villetta del campione. È su Facebook che amici e fan di tuttìItalia hanno espresso in tempo reale la disperazione per il lutto. A solo 3 minuti dalla conferma della morte, decine di post sulla pagina Facebook del fanclub di Simoncelli che in molti chiamano "Super Sic". Attivata appena qualche ora fa la pagina Marco Simoncelli Forever in our heart dove si stanno moltiplicando i post dei tifosi.


IL RICORDO DEGLI ALTRI CLUB - Anche l'Inter ha ricordato il pilota scomparso questa mattina: «Il presidente Massimo Moratti e tutta F.C. Internazionale - si legge sul sito ufficiale nerazzurro -, insieme con Claudio Ranieri e la squadra, partecipano al dolore del mondo dello sport italiano e mondiale per la scomparsa del pilota Marco Simoncelli, 24 anni, deceduto in seguito all'incidente nel quale è rimasto coinvolto durante il GP di Malaysia. Nel ricordo di un giovane appassionato campione, l'Inter abbraccia la famiglia e gli amici di Marco Simoncelli».

L'ADDIO DI MAURI - Ricordo di Stefano Mauri, centrocampista della Lazio, per Marco Simoncelli: «Ho appena ricevuto questa terribile notizia e mi unisco al dolore della Famiglia Simoncelli e di tutto il mondo dello sport per la tragica scomparsa di un ragazzo eccezionale...ciao Marco».

L'ADDIO DI GALLINARI - Anche il cestita dell'Emporio Armani Milano ricorda Simoncelli: «SIC uno di noi..queste cose non vorresti mai accadessero...questa mattina quando mia mamma mi ha scritto I'll messaggio non ci credevo..».
 
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CAT_IMG Posted on 25/10/2011, 14:40
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Simoncelli, salma a Coriano. Video soccorsi: è polemica

Il pilota di Tavullia: «Marco era un grande, non lo dimenticherò mai»

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CORIANO - È arrivato dopo mezzogiorno a Coriano, in anticipo sull'orario inizialmente previsto, il carro funebre con la salma di Marco Simoncelli. Il feretro, seguito da un corteo di auto con il papà Paolo e la fidanzata Kate, è entrato nell'area della casa di famiglia, in via Cà Cianci. Da lontano è stato possibile vedere un lungo abbraccio del papà del campione, Paolo, con la mamma, Rossella, e con la sorella minore Martina. Dopo un primo momento intimo e privato, oggi, in cui a vegliare Marco saranno i familiari, la camera ardente sarà aperta al pubblico domani dalle 9 alle 22. Da questa mattina uno striscione - 'Ciao Marco' - campeggia sulla residenza comunale di Palazzo Garampi, a Rimini, "come segno tangibile della solidarietà della comunità riminese col senso di genuino cordoglio provocato in tanti dalla sua scomparsa".

VIDEO EVIDENZIA CAOS SOCCORSI
- Un video amatoriale pubblicato su Youtube testimonia gli attimi convulsi dei primi soccorsi dopo il terribile incidente di Marco Simoncelli. Nelle immagini, riprese probabilmente dagli spalti, si vede un gruppo di soccorritori che trasporta via Simoncelli, peraltro presumibilmente già morto, di fretta e senza cura. Uno dei soccorritori, inoltre, inciampa e fa cadere il pilota a terra. Non solo, tra quelli che poi, una volta fatta superare il gard rail alla barella, aiuteranno a caricare Simoncelli nell'ambulanza, c'è anche Paolo, il padre di Marco che era nel punto dell'incidente, nella contropista con il motorino. Nel video si vede chiaramente come Paolo Simoncelli, resosi conto che sulla barella c'era proprio il figlio, lascia cadere il motorino sul quale era e si precipita a dare una mano ai soccorritori. La Dorna nella conferenza stampa successiva al tragico evento aveva definito i soccorsi, attraverso i suoi portavoce, tempestivi ed efficaci.

VIDEO QUI
GIUNTA CONI RICORDA SIMONCELLI - "In apertura di Giunta abbiamo ricordato la figura di Marco Simoncelli. Questa mattina a Fiumicino abbiamo fatto il nostro dovere di cristiani accogliendo la salma". Così il presidente del Coni Gianni Petrucci, al termine della Giunta, è tornato a parlare del pilota romagnolo scomparso tragicamente nell'incidente di Sepang. "Ho espresso al padre l'amore e l'affetto straordinario di questo ragazzo che sprizzava voglia di vivere. Su tutti i campi il minuto di raccoglimento è stato vero, sincero e concreto, senza nessun sibilo o distrazione" ha aggiunto Petrucci.

ROSSI: NON LO DIMENTICHERO' MAI - "Marco era un grande e non lo dimenticherò mai": lo ha detto stamattina Valentino Rossi appena sbarcato all'aeroporto di Fiumicino, ricordando il suo amico e collega Simoncelli deceduto domenica scorsa. Apparso piuttosto tranquillo, Rossi, cappello nero con visiera, felpa dello stesso colore e tuta da ginnastica grigia, alla domanda se fosse vero che avrebbe smesso di correre ha risposto: "Non l'ho mai detto, probabilmente è stata una dichiarazione fatta soltanto per vendere i giornali".

APPLAUSI SOTTOBORDO PER FERETRO PILOTA - Un centinaio di operatori aeroportuali ha tributato sottobordo del 777 della Malaysia Airlines un lungo e sentito applauso al feretro di Marco Simoncelli, dopo che era stato fatto uscire dalla stiva del velivolo. Poi, molti di loro, uno alla volta, si è avvicinato al feretro, avvolto in un pallet a sua volta coperto da una rete, toccandolo e facendosi il segno della croce. Il feretro, scortato da auto delle forze dell'ordine, alle 6:40 è stato quindi trasferito dalla pista fino all'area merci, dove ci sarà l'espletamento delle formalità doganali, con i relativi nulla osta, prima che possa essere preso in consegna, sempre se sarà confermato, da una ditta funebre di Rimini. Oltre alla piccola folla di operatori aeroportuali, alla scena del trasferimento della salma hanno voluto assistere direttamente dal tunnel sopraelevato di uscita dall'aereo anche alcune decine di passeggeri dello stesso Boeing arrivato dalla Malaysia, sostando alcuni minuti e guardando così la scena dall'alto. Sul pallet che avvolge il feretro c'è solo una targhetta anonima che riporta la sigla dell'aereo, MH04FCO.

TRICOLORE E FOTO PILOTA IN DEPOSITO SALME
- Il feretro di Marco Simoncelli è arrivato alle 7 al deposito salme della cargo city dell'aeroporto di Fiumicino. Anche qui, spontaneamente, si è radunata una folla di un centinaio di operatori aeroportuali che hanno voluto così rendere omaggio allo sfortunato campione di Coriano. Nella stanza del deposito salme, dove è stato deposto il pallet con dentro il feretro del pilota, è stata messo sul muro un tricolore, alcune foto del pilota, il numero 58 (suo numero di gara), e la scritta "Ciao Sic".

FIUMICINO - È atterrato all'aeroporto di Fiumicino l'aereo della Malaysia Airlines con a bordo la salma di Marco Simoncelli, il polita 24enne deceduto domenica scorsa durante il Gran premio della Malesia a Sepang a seguito del terribile incidente che ha coinvolto anche l'americano Colin Edwards e Valentino Rossi. Il volo, proveniente da Kuala Lumpur, è arrivato all'aeroporto Leonardo da Vinci alle 6:10. Appena sbarcati dall'aereo, il padre di Marco Simoncelli, Paolo, visibilmente provato dal dolore, in lacrime, e la fidanzata del pilota, Kate, sono stati accolti dal presidente del Coni Gianni Petrucci. Assistiti costantemente dal dirigente della quinta zona della Polaria e da uomini della Guardia di finanza, ora Paolo Simoncelli e Kate si stanno trasferendo nell'area della cargo city, da dove sarà fatta uscire la salma del pilota. Tra i passeggeri sbarcati anche Valentino Rossi, che non ha per il momento rilasciato nessuna dichiarazione.

DOMANI MATTINA SI APRE CAMERA ARDENTE A CORIANO
- Sarà aperta al pubblico domani poco prima delle 9.30 (per l'esattezza alle 9.22 a quanto si è appreso) la camera ardente di Marco Simoncelli al teatro Comunale di Coriano, dove in queste ore è atteso il rientro della salma del pilota, partita nella prima mattinata dall' aeroporto di Fiumicino. All'arrivo a Coriano è previsto un incontro del padre del campione, Paolo, con l'Amministrazione comunale per definire la data del funerale. Sarà il genitore del pilota ad avere l' ultima parola. Al momento si ipotizza che le esequie - salvo diversa indicazione - possano svolgersi giovedì pomeriggio nella parrocchia di Santa Maria Assunta.


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CAT_IMG Posted on 27/10/2011, 19:54
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Marco Simoncelli, l'addio della fidanzata: «Sic era speciale»

Il funerale del campione scomparso domenica 23 ottobre. La famiglia, gli amici, Valentino Rossi e il «Siamo solo noi» di Vasco


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Migliaia di persone hanno partecipato al funerale di Marco Simoncelli seguendo la cerimona dai maxi schermi allestiti nella piazza della chiesa di Coriano. Altre decine di migliaia, invece, dalla televisione di casa o dai siti web che ne hanno dato la diretta. Tutti lì a dire «ciao» a quel campione che da domenica (giorno della sua morte), ha fatto commuovere l’Italia intera. Il suo, è stato un addio in pieno stile SuperSic. Dove c’è stato spazio solo per la spontaneità e i sentimenti veri.

Accanto alla famiglia e alla fidanzata Kate, gli amici di sempre, tra cui Valentino Rossi e moltissimi big del mondo dei motori: Mattia Pasini, Jorge Lorenzo, Randy De Puniet. Alla fine della cerimonia, è stato proprio Vale a portar fuori dalla Chiesa l’Honda numero 58 di Simoncelli, una delle due moto che il vescovo ha consentito di portare all'interno durante il rito. Poi la bara è stata portata sul sagrato della chiesa, in mezzo alla folla.
Il padre e la sorella Martina si sono seduti accanto, insieme agli altri amici, mentre gli altoparlanti suonavano «Siamo solo noi», di Vasco Rossi, le note della canzone preferita del campione. Alla fine le parole di Kate, la fidanzata: «Lui aveva solo pregi, era una persona perfetta e le persone perfette non possono vivere con i comuni mortali». Ora il corpo verrà trasferito nel cimitero di Cesena, dove sarà cremato.


CLICCATE SULLE FOTO



Le foto del funeralefunerali-marco-simoncelli-valentino-rossi_650x435

La diretta del funeralemarco%20simoncelli_610x487



Vasco e gli altri contro Nonciclopedia per Simoncellicrozza-vasco-rossi-facebook_290x435

Addio SuperSicmarco-simoncelli_650x435

Il video dell'incidenteMarco-Simoncelli_650x435

L'ultimo saluto di Sic

Valentino Rossi: «Perdo un fratello»Valentino-Rossi-Marco-Simoncelli_650x435

Marco Simoncelli: «Quando mamma capì che non avrebbe potuto fermarmi»Marco-Simoncelli_290x435

Marco Simoncelli, quando il talento odia la banalitàap1010030482

«Una scivolata, la moto non c'entra»marco-simoncelli_290x435

Le lacrime del padresimoncelli-padre_650x435

Valentino Rossi non smetterà di correreuccio-valentino-rossi_290x435

Quell'incontro tra Marco e Vanitymarco-simoncelli_290x435

Marco e Mattia, un'amicizia finita nel drammamarco-simoncelli-esclusivo_280x185









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CAT_IMG Posted on 28/10/2011, 00:20
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Lorenzo saluta Simoncelli: «Marco, ti chiedo perdono»

Ultimo saluto al pilota italiano nella chiesa di Santa Maria Assunta a Coriano. Grande commozione delle tantissime persone presenti alla cerimonia, Rossi spinge la moto in Chiesa. Il vescovo: «Sul gradino più alto del podio». La fidanzata Kate: «Lui aveva solo pregi, era una persona perfetta. E le persone troppo perfette non possono vivere con noi comuni mortali»


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CORIANO (RIMINI) - «La sera prima dell'ultima gara hai detto che desideravi vincere il Gran Premio, perché lì sul podio ti avrebbero visto meglio tutti. A noi ora addolora non riuscire a vederti, ma ci dà pace e tanta gioia la speranza di saperci inquadrati da te dal podio più alto che ci sia». È questo il passaggio conclusivo dell'omelia del vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, durante il funerale di Marco Simoncelli nella chiesa parrocchiale di Coriano. «Lasciaci allora dire un'ultima semplicissima parola: addio Marco», ha aggiunto il vescovo. «È una parola - ha spiegato - scomposta dal dolore, ricomposta dalla speranza, a Dio». Terminato il discorso, l'assemblea si è aperta in un ampio applauso: uno dei primi a rispondere alle parole del vescovo, battendo le mani, il padre del pilota, Paolo Simoncelli. «Gesù - aveva detto Lambiasi poco prima - è sempre là, all'imbocco del tunnel della morte, pronto per afferarci e darci un passaggio diretti al cielo, per godere la gioia senza più se e senza ma. Gesù che registra sul suo diario perfino un bicchiere d'acqua fresca dato con amore, domenica stava là, a dire a Marco: grazie, per tutte le volte che mi hai abbracciato nei fratellini disabili della piccola famiglia di Monte Tauro. Grazie Marco, per tutte le volte che ci hai fatto divertire tanto quando hai partecipato alla gara delle caratelle nella festa patronale della tua parrocchia. Grazie, perchè tutte le volte che hai fatto queste cose ai miei fratelli più piccoli le hai fatte a me».

LE ALTRE PAROLE - «So di condividere con voi, spero con tutti, questa incrollabile certezza. Quando un nostro amico, come Marco, non vive più, in realtà vive di più». Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, così si è rivolto alla folla presente a Coriano durante i funerali di Marco Simoncelli. Il vescovo ha tenuto un'omelia commossa, circa dieci minuti. Cominciata parlando ai familiari del pilota: il padre Paolo, la madre Rossella, la sorella Martina e la fidanzata Kate: «Vorrei accostarmi al vostro dolore - ha detto Lambiasi, guardandoli - e vorrei farlo con tutta la tenerezza che voi meritate e con il garbo di cui sono capace. Non ho vissuto il dolore lacerante che vi brucia il cuore, ma permettetemi di venire a voi con l'abbraccio di tutti, la preghiera di molti». «Fate sottoscrivere anche a me - ha ripreso il vescovo - le parole di papà Paolo: "dicono che Dio trapianti in cielo i fiori più belli per non farli appassire". Credo che sia così. Passatemi un pennarello per far firmare anche a me lo striscione "Marco, insegna anche agli angeli ad impennare"», quello comparso già domenica sulla gradinata della chiesa.

ANCORA IL VESCOVO - «Ho incontrato Marco una volta sola, qualche mese fa, alla cresima della sorella Martina, ma ora che ho scoperto la sua schiettezza e la sua bontà, mi prende un amaro rimpianto: quello di non aver provato a diventargli amico». Il riferimento personale è del vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, nell'omelia al funerale di Marco Simoncelli a Coriano. «Sono sicuro - ha proseguito - che un amico così libero, trasparente e generoso, non mi avrebbe respinto per il solo fatto di essere io anziano o vescovo, anzi con lui avrei potuto anche discutere e perfino litigare, di quelle belle litigate che si possono fare solo tra amici». Poi, Lambiasi ha chiesto all'assemblea di consentire anche a lui di farsi «percuotere il cuore da quella domanda inesorabile: perché Marco si è schiantato domenica scorsa alle 9.55 sull'asfalto dell'autodromo di Sepang? Io non posso - ha detto il vescovo - cavarmela ora con risposte preconfezionate». «Il mio animo - ha continuato - si ribella all'idea volgare di un Dio che si autodenomina 'amante della vità, che mi si rivela come il Dio che 'ha creato l'uomo per l'immortalità e poi si apposta dietro la curva per sorprendermi con un colpo gobbo o una vile rappresaglia. Permettetemi di ridire sottovoce a me e a voi qual è questa benedetta volontà di Dio, con le parole pronunciate un giorno da suo Figlio sotto i cieli alti e puri della Palestina, mentre a Rimini si stava ultimando il ponte di Tiberio: "Questa è la volontà di colui che mi ha mandato. Che io non perda nulla di quanto mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno"». «Gesù - ha aggiunto - stava lì, pronto per impedire che Marco cadesse nel baratro del niente e per dargli un passaggio alla volta del cielo». Al termine della messa, un enorme applauso ha inondato la chiesetta del paese e la gran folla rimasta fuori.

ROSSI SPINGE LA MOTO - Come ultimo saluto all'amico, Valentino Rossi ha spinto la moto in chiesa, dietro al feretro, la Honda della Motogp di Marco Simoncelli. La moto era stata portata al funerale, insieme alla Gilera del mondiale vinto dal pilota di Coriano nel 2008. Rossi ha abbracciato stretto il padre di Supersic, Paolo. Applausi della gente hanno sottolineato il gesto del campione di Tavullia, che poi portato a mano la moto fuori dalla chiesa. Una delle due che il vescovo ha consentito che venissero portate dentro, durante le esequie. Poi Rossi si è fermato dopo l'ingresso e ha applaudito più volte. La bara è stata appoggiata davanti alla chiesa, su un tappeto, circondata dalla folla.

LE PAROLE DI KATE - «Lui aveva solo pregi, era una persona perfetta. E le persone troppo perfette non possono vivere con noi comuni mortali». Sono le commosse parole che Kate, la fidanzata di Marco Simoncelli, ha detto dopo il funerale del pilota, davanti al feretro posto dinnanzi alla chiesa. La ragazza aveva premesso che un credente le aveva detto che «quando uno finisce una missione sulla terra, Dio lo richiama con sè. Io da credente, ma non so bene in cosa, ho elaborato un'altra teoria». Poi ha abbracciato la madre di Sic.

IL DOTTOR COSTA - «Qui si celebra la vittoria più grande di Marco Simoncelli, perché ha trionfato sulla morte: Marco oggi diventa uno di voi». È il ricordo tracciato al microfono da Claudio Costa, il medico che dirige la clinica mobile del motomondiale, fuori dalla chiesa di Coriano. A fianco del feretro, Costa ha detto: «Questo è l'ultimo scherzo che vi ha fatto. Voi credete che sia qui dentro, ma Marco sta sorridendo e stasera tornerà a casa con la sua famiglia e soprattutto con tutti voi». E ha aggiunto: «Questo è il suo miracolo, diventa uno di voi nel vostro cuore».

CANZONE DI VASCO ALL'USCITA - È stata la canzone di Vasco Rossi 'Siamo solo noi' a salutare, come preannunciato, l'uscita dalla chiesa di Coriano del corteo funebre per Marco Simoncelli . Il rocker di Zocca, amico di Marco e appassionato di moto, aveva avuto un team, 'Vasco Rossi racing', a fine anni Novanta. Nel 2000 la scuderia aveva vinto il titolo mondiale 125 con Roberto Locatelli. Tutto attorno al feretro, si sono raccolti ancora gli amici e i fan, seduti e in ginocchio. Tra loro, seduto per terra e abbracciando e baciando sui capelli l'altra figlia Martina, anche il padre del pilota, Paolo.

I MESSAGGI - Molti colleghi di Simoncelli gli hanno lasciato toccanti messaggi. Su tutti quello del suo 'rivale' Lorenzo: "Ti ricorderò sempre, perdonami per aver discusso con te". A scrivergli anche Valentino Rossi ("Mi manchi") e Dovizioso ("Sei forte, mi hai sempre spronato ad andare più forte. Ciao Marco").


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CAT_IMG Posted on 28/10/2011, 10:28
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“SuperSic insegnerà agli angeli ad impennare”: la foto da condividere per Marco

Da Facebook a Twitter tutto il mondo dei vip ha dedicato un pensiero a Marco Simoncelli: da Valentino Rossi a Vasco Rossi, fino ai colleghi Melandri e Dovizioso.

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La morte di Marco Simoncelli ha commosso tutti. Morire a 24 anni è sempre una tragedia. In migliaia hanno partecipato ai funerali invadendo la chiesa di Coriano e in tanti hanno seguito la cerimonia trasmessa in diretta tv da Raisport, Italia 1 e Skytg24.

Personaggi famosi e persone comuni hanno scelto i social network per lasciare un pensiero dedicato a Supersic. Sulle proprie bacheche di Facebook hanno iniziato a condividere questa immagine che ritrae Marco Simoncelli sfrecciante in sella alla sua moto tra le nuvole del paradiso, un’istantanea che sta facendo il giro del Web e ha trovato forza nelle parole del parroco che ha celebrato il funerale: “Marco insegnerà agli angeli ad impennare”.

Il saluto dell’amico e mentore, Valentino Rossi , in prima fila in chiesa accanto ai genitori di Marco, lo riportiamo in video ai microfoni di SkySport24:



Dopo la cerimonia il feretro è stato accompagnato fuori dalla chiesa con le note della canzone di Vasco Rossi “Siamo solo noi“, mentre il noto rocker pubblicava sul suo wall di Facebook:

vasco-rossi



Nel frattempo volti noti del mondo dello spettacolo si attivavano anche su Twitter: Fiorello, tra i primi, gli ha augurato buon viaggio:


fiorello



Il Trio Medusa hanno riportato la foto in questione con la splendida dedica di un ascoltatore di Radio Dj:

trio-medusa



Anche Luca Argentero, nei giorni scorsi, ha twittato un saluto per SuperSic:




Anche Luca Argentero, nei giorni scorsi, ha twittato un saluto per SuperSic:

luca-argentero



Morire così giovani è una tragedia enorme. Alessandro Cattelan, conduttore di X Factor, ha rivolto un pensiero alla famiglia:

alessandro-cattelan



E poi c’è lui, l’avversario di sempre, il motociclista Andrea Dovizioso, che con Marco Simoncelli è sempre stato in competizione. Avversari si, ma nemici mai . Ecco il pensiero di Andrea lasciato su Twitter:

andrea-dovizioso




E il pensiero degli altri colleghi, Marco Melandri e lo spagnolo Jorge Lorenzo, che senza giri di parole gli dedica un “Ci mancherai. Riposa in pace Marco“:

marco-melandri




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Tanti i pensieri che hanno affollato questa triste giornata di ottobre, nella quale anche il cielo ha pianto per la perdita di un simile campione. Ciao Marco.


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Marco Simoncelli, la fidanzata Kate: «Avevamo un patto, metà amore alle moto e metà a me»

La ragazza di Sic racconta a Vanity Fair il suo legame perduto. «Non l'ho seguito in una sola gara, in Giappone, dopo il terremoto». Meno di un mese fa, l'ultima vacanza insieme

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L'abbiamo incontrata nella villa della famiglia Simoncelli, nella campagna di Coriano (Rimini). Kate Fretti, la fidanzata di Sic, morto a 24 anni il 23 ottobre scorso in un incidente sul circuito motociclistico di Sepang (Malesia), in un'intervista a Vanity Fair, racconta l'ultimo bacio che gli ha dato sul casco, prima della partenza e una storia d'amore iniziata una sera di cinque anni fa fuori da una discoteca, a Riccione, e finito troppo presto, quando c'era una casa quasi pronta dove andare a vivere insieme.
(...)
Viaggiavate molto?
«Eravamo liberi di passare io la serata con le amiche e lui con gli amici, ma le partenze erano d’obbligo insieme. Ci siamo divertiti da pazzi a Ibiza e Formentera, nel 2008. Ci piaceva sciare, andare in montagna a Livigno. È stata bellissima l’ultima vacanza, due settimane fa, nell’oceano tra il Giappone e l’Australia, sull’isola di Boracay».

È vero che di fianco al letto in cui dormiva Simoncelli aveva la moto con cui vinse il Mondiale?
«Certo. Il patto, tra noi, era tacito: metà del suo amore andava alle moto, metà a me. Non gliel’ho mai chiesto, ma sentivo che era così, e mi andava bene».
Lei, prima di incotrarlo, si interessava al mondo delle corse e dei piloti?
«Valentino Rossi a parte? No. Ho iniziato con Marco, e per Marco. Solo la paura delle radiazioni mi ha tenuto lontana da lui per una gara».
Che cosa intende?
«In Giappone, dopo il terremoto. C’erano ancora scosse, a Fukushima. E a noi donne consigliavano di stare lontane».
(...)
A Matrix ha detto che aspetta che le accada come nel film Ghost...
«Pensavo alla scena in cui Demi Moore modella un vaso di creta, e Patrick Swayze – che è morto, ma vede il dolore di lei – la sfiora, le fa percepire la sua presenza».
Come sono state le prime notti senza di lui?
«Quella subito dopo l’incidente ero nell’albergo dove avevamo dormito l’ultima volta insieme. Fortuna che con me era venuta la mia mamma. Alle sette ho avuto uno smarrimento. La seconda notte ero qui, a Coriano, nella casa di lui, perché c’era Marco, c’era il suo corpo, e non potevo lasciarlo solo».
E ora, che farà?
«Resterò almeno per un po’ con Paolo, Rossella e la piccola Martina (padre, madre e sorella di Marco, ndr). Se vado via anch’io, è il disastro. Poi tornerò a casa, a Bergamo, e mi metterò a ricercare un lavoro. Ci sono troppi ricordi, qui, per me».

Un'altra parte dell'intervista a Kate qui. Quella completa la trovate sul n. 44 di Vanity Fair in edicola da mercoledì 2 novembre

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CAT_IMG Posted on 9/11/2011, 15:27
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La lettera di Kate Simoncelli ai fan di Marco: “Diobò, che avete fatto!”

"Diobò, che casino avete fatto!" - è la lettera di Kate Fretti scritta sul sito ufficiale di Marco Simoncelli, da lei gestito anche prima della morte del grande campione di Moto Gp.

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“Ciao…mi chiamo Kate…e sono, anzi ero, la fidanzata di Marco”. Comincia così la struggente lettera di Kate Fretti, che è e sempre sarà la fidanzata di Marco Simoncelli, il campione della Moto Gp scomparso in circostanze tragiche durante la gara di Sepang, in Malesia. Il vuoto lasciato dal dolore in questi giorni si è riempito d’amore, per un ragazzo che aveva un sogno. Lei, la famiglia, gli amici di sempre lo hanno capito.

E la vita ci insegna che bisogna andare avanti, a tutta manetta, “e dai gaaaaas” come diceva lui nella pubblicità della nota azienda produttrice di patatine. L’eco mediatico della morte in diretta televisiva, i funerali e la sincera stima dell’Italia e non solo hanno reso meno brusco quello che molti definisco “il passaggio”, la mancanza. Il pensiero di una persona che prima c’era e un attimo dopo è via, non sai dove, forse ad insegnare agli angeli ad impennare.

Kate Fretti ha vissuto questi tredici giorni in maniera straziante prima e rocambolesca ed intensa poi. E per spiegarlo e spiergarsi ha scritto questa lettera a tutti i fan che lo conoscevano e lo hanno sempre sostenuto, ma anche a tutti quelli che delle sue gesta le hanno viste solo dopo il tragico schianto a Sepang e in un attimo hanno capito che SuperSic era una personalità eclettica che non potevi non amare con tutte le emozioni che ci ha regalato. Un Maradona della motocicletta, destinato prima o poi a prendere l’eredita di un altro “pazzo” del MotoMondiale, l’amico Vale, tragicamente coinvolto nell’incidente dell’amico.

Ciao… mi chiamo Kate.. e sono, anzi ero, la fidanzata di Marco.
Fino a 13 giorni fa, tenevo aggiornato il suo sito e la sua fanpage su facebook, con l’aiuto dei ragazzi di Retina.
Come molti di noi Marco si era lasciato affascinare del social network più famoso del mondo … gli piaceva un sacco leggere i vostri commenti dopo che avavamo pubblicato un post, o una foto o il comunicato stampa post gara.. e passava mezz’ore a studiarsi l’andamento del numero dei fan alla pagina. Godeva un sacco quando in week end di gara vedeva alzarsi il numero dei “Mi Piace”. Ricordo che il sabato prima della Malesia mi disse: devo vincere, è l’unico modo per far crescere i fan. Bè.. si sbagliava, non era l’unico modo. Dagli 8.000 che eravamo quel sabato pomeriggio oggi siamo più di 500.000.
Per posta, per e mail, su facebook, ovunque in tanti avete scritto a me e alla famiglia Sic.. inizialmente credevo che parole come: “il vostro dolore è anche il nostro” fossero solo frasi di circostanza, d’obbligo. Poi invece avete continuato a scrivere, a telefonare a casa, in centinaia siete passati per Coriano.. ci avete stretto la mano, abbracciato, sussurrato all’orecchio, avete pianto con noi e il vostro affetto ci è stato di conforto, tutt’ora ci sta aiutando a non sentirci soli. Con mio grande stupore mi sono resa conto che il mondo è ancora bello e la solidarietà tra le persone ancora esiste…. Ed io non posso fare altro che ringraziarvi a nome mio e della famiglia di Marco.
Ieri mattina Riky, un mio caro amico nonchè cugino di Marco mi ha scritto una cosa molto bella: “Dalla perdita di Marco ho tratto un prezioso insegnamento, di cui farò la mia regola di vita: NON MOLLARE MAI, anche se ti trovi in difficoltà lotta per raggiungere il tuo obiettivo…fosse l’ultima cosa che fai”. Mai altre parole sono state più vere, non mollate mai ragazzi, noi non molleremo perché nonostante tutto la vita è bella!
Potrei stare ore a riscrivervi le frasi toccanti che mi sono arrivate in questi giorni… però questa è quella che tre giorni dopo l’incidente mi ha fatto stare un po’ meglio, forse perché tiene viva la mia speranza dell’esistenza dell’anima dopo la morte…


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Kate Fretti ha chiuso la sua lettera con una poesia di Henry Scott Holland intitolata “Morire non è niente”.

Un invito per tutti a non mollare mai, a restare sempre vigili e sorridenti ad una vita che, troppe volte, ci toglie via le cose più care. Continuare a vivere anche per chi non c’è più è lo strumento ideale per fare in modo che chi parte, in realtà, non se ne vada mai. Ancora ciao Marco.



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CAT_IMG Posted on 20/1/2012, 14:30
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Lettera a Marco Simoncelli: buon compleanno Sic



Oggi Marco Simoncelli avrebbe compiuto 25 anni: stasera Rimini lo festeggia, la Fondazione in suo nome, grazie anche alla collaborazione dei comici di Zelig, raccoglierà fondi per chi ha bisogno e la sua famiglia, compresa la fidanzata Kate, lo festeggerà come se non se ne fosse mai andato.

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Buon Compleanno Sic, oggi avresti compiuto 25 anni ma, probabilmente te ne sei accorto sin dal primo giorno che hai deciso di salire sul podio più alto, qui è come se non te ne fossi mai andato. La gente di Coriano, la tua gente, i tuoi fans da tutta la penisola, ti hanno organizzato una bellissima festa al 105 Stadium di Rimini. In tuo onore e nel tuo nome. Perchè, e questo è il miracolo più grande di tutti, qui è come se ti fossi moltiplicato al quadrato da quando non ci sei più. E’ il paradosso dell’anima e del corpo, ma la verità è che pensarti fa bene a tutti, anche se le ultime immagini di te sono state tra le più brutte che potessimo mai vedere.

I media non hanno parlato di altro per un pò e, da queste parti lo sai come funziona, così faciloni nel prendere posizioni, si è giocato a tirare in ballo i morti sul lavoro, i morti in guerra, i morti di ogni categoria sociale, come se qualcuno avesse voluto sottolineare che esista una morte di Serie A ed una di Serie B. Oh, scusa il paragone con il calcio, parliamo di motori: una morte che gareggia in 125, una in 250 ed una in Moto Gp. No, la morte è solo una, lo sappiamo bene tutti. Saranno stati quei riccioli d’oro, sarà che era bello vederti fare il pazzo sulla numero 58, sarà che forse uscivi in pista di domenica. Si, la domenica, come ho fatto a non pensarci prima.

Sai che qui si fa del bene in tuo nome. Certo che lo sai. Tuo padre Paolo da quando non ci sei più ha messo il turbo, non si ferma più, fa il giro delle scuole di Coriano e regala magliette con il tuo numero, con il tuo viso. Ha creato la Fondazione Marco Simoncelli, che raccoglie fondi per i più bisognosi, ed anche la festa di stasera, con tutti i comici di Zelig che ti piacevano di più, sarà finalizzata a scopi benefici. Qui eravamo tutti molto preoccupati per tua mamma, lo sai? La gente, anche forse un pò morbosamente, si chiedeva: “Chissà come reagirà ora che non ha più il figlio?”. E invece il dolore, la signora Rossella, lo ha trasformato e, da buona madre, rimpianti non ne ha. Perchè sa che tu sei andato via facendo quello che ti piaceva fare. E della vita cosa resterebbe, se non facessimo quello che ci piace di più?



Abbiamo conosciuto Kate, non potevi scegliere ragazza migliore. Sta curando ancora le tue pagine, fa tutto come se ci fossi e, adesso,sta dando una mano anche a Valentino . Lei sta andando avanti solo perchè sei riuscito ad insegnarle tanto, vorrebbe tu potessi tornarecome in quel film con Patrick Swayze e Demi Moore . Hai visto mai? A volte può succedere.



E Valentino? Diobò, Marco, quando è successo quello che è successo si è detto di tutto. Che era colpa sua, di Colin Edwards e che The Doctor avrebbe smesso di correre. Ma come avrebbe potuto farlo? La vita delle corse è tutto per i centauri e la morte la portate con voi, ogni giorno. La accantonate in un angolino, esorcizzandola.Adesso Vale corre per due ma non è la stessa cosa , c’è amarezza, un vuoto che rimane inesorabile e incolmabile per tutti. Vedere lui correre non può cancellare dai nostri cuori la voglia di rivederti in sella alla tua mitica “58″, con la quale sei arrivato fin troppo in alto, oltre le nuvole e oltre un traguardo senza ritorno.

Alle parole di Valentino aggiungiamo quelle di questa lettera, nella speranza che possano bastare a rendere il senso della tua presenza qui, soprattutto oggi che avresti compito un quarto di secolo. Auguri e buon compleanno SuperSic.


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CAT_IMG Posted on 27/10/2012, 13:49
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